La Lazio dura un tempo a Benevento, gioca senza tensione, svagata, distratta, e vanifica una prodezza di Immobile subendo il solito gol allo scadere del primo tempo. Nella ripresa non riesce a mettere in difficoltà il Benevento, e rischia di capitolare di nuovo subendo il contropiede dei sanniti, con Reina provvidenziale in più di un’occasione.
Eppure era cominciata bene: un prolungato palleggio, una squadra apparentemente aggressiva e decisa a risolvere la pratica con sollecitudine. Ma l’illusione dura 5 minuti: al primo affondo il Benevento va vicinissimo al gol, con Lapadula che di testa non affonda il colpo e consente a Reina un grande salvataggio, doppiato nel prosieguo dell’azione su un tiro di Glik.
La Lazio manovra bene ma non riesce a finalizzare: Luis Alberto e Milinkovic-Savic sembrano ispirati, lo spagnolo centra un palo dopo una bella azione personale, la squadra attacca ma non riesce a innescare le punte, con Correa al di sotto delle ultime ottime prestazioni. Al 25′ un magnifico destro di Immobile, su cross di Milinkovic, insacca alle spalle di Montipò. Un gesto tecnico di altissimo livello.
La Lazio continua a cercare il gol ma sembra poco cattiva nei sedici metri, crea situazioni che non riesce a concretizzare. All’improvviso, poi, subisce, allo scadere del tempo: sembra diventata un’abitudine. Prima Caprari in contropiede impegna Reina che salva in corner. Poi, sul calcio d’angolo, Schiattarella risolve con un tiraccio di sinistro, calciando praticamente indisturbato. Una strana abitudine da abbandonare al più presto.
La stanchezza fisica e mentale, lo smacco del gol subito, la tensione che manca, o chissà che: la Lazio approccia male il secondo tempo, faticando a proporsi in avanti. Il Benevento si fa più intraprendente, ma la sensazione è che sia più l’insicurezza difensiva della Lazio a chiamarlo in avanti. La partita scende di tono: la Lazio fa girare la palla troppo lentamente e va al tiro con delle conclusioni forzate di Luis Alberto, nettamente calato nella ripresa, come gli altri.
Inzaghi non sembra voler cambiare spartito: entra Patric al posto di Luiz Felipe, ammonito ingiustamente da un mediocre Pairetto. Si decide a dieci minuti dalla fine, inserendo Caicedo, Pereira e Cataldi per Radu, Luis Alberto e Escalante. I tre scuotono un po’ la partita, soprattutto il talentuoso Pereira, ma la Lazio non trova la porta con Milinkovic-Savic, e poi si affida di nuovo a Reina per difendere l’1-1 dalla possibile beffa finale.
La sensazione è che ci siano problemi che vanno al di là della stanchezza da calendario, dietro la quale sembra rifugiarsi Inzaghi. L’impegno col Napoli incombe e la Lazio di stasera non sembra arrivarci nella migliore condizione. Urge un cambio di passo, ma non si riesce a immaginare come ottenerlo da questi uomini, in chiaro regresso di fiducia, in non buone condizioni fisiche, scarichi mentalmente e in seria difficoltà difensiva. La Lazio sembra in grado di andare in gol soltanto con delle prodezze individuali, non riesce a concretizzare quello che crea, e non crea moltissimo.
Il reparto difensivo senza Acerbi è ancora più insicuro, anche se ha subito molti gol anche in sua presenza, talvolta anche per colpa sua. Luiz Felipe è lontano dalle grandi prestazioni dell’inverno scorso, Radu sembra in difficoltà e Hoedt, orfano di Acerbi, mostra tutti i suoi limiti. La grinta di Patric rincuora, mentre sembra timido Lazzari, al di sotto delle sue possibilità, e limitato Marusic, costretto ad accentrarsi di continuo per usare il piede destro, senza mai affondare per andare al cross.
Prevedibili, fragili e sfiduciati, insomma, ma la situazione può e deve cambiare.
Sta a Inzaghi trovare il modo.
Benevento-Lazio 1-1
Benevento (4-3-2-1) Montipo’ 6, Letizia 6, Tuia 5 (46′ Foulon 6), Glik 6, Barba 6, Hetemaj 6 (83′ Dabo), Schiattarella 6,5, Ionita 6, Insigne R. 6 (61′ Improta 6), Caprari 6,5 (84′ Di Serio), Lapadula 5,5 (71′ Iago Falque 6)
ALL.: Inzaghi F. 6,5
Lazio (3-5-2) Reina 7, Luiz Felipe 5,5 (59′ Patric 6), Hoedt 5, Radu 5 (82′ Caicedo sv), Lazzari 5,5, Milinkovic-Savic 6,5, Escalante 6 (80′ Cataldi sv), Luis Alberto 6 (81′ Pereira A. 6,5), Marusic 6, Immobile 7, Correa 5
ALL.: Inzaghi S. 5
Arbitro: Pairetto 5