La terribile urna

Adesso viene il bello.
Lunedì 14 dicembre, a mezzogiorno, sapremo chi ci toccherà affrontare negli ottavi di finale.
Sono sei nomi che mettono paura: Chelsea, Liverpool, Paris San Germain, Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco, in rigoroso ordine crescente di ranking UEFA.

Il Chelsea di Blue is the colour l’abbiamo affrontato ai tempi di Cragnotti e non rappresenta una novità. Una vittoria storica a Stamford Bridge, in rimonta con gol di Simone Inzaghi e Sinisa Mihajlovic, ci regalò i quarti di finale di Champions League nel 2000. Resta l’unica, perché nei due match casalinghi la Lazio ha ottenuto uno 0-0 e un brutto 0-4, nel 2003, con Mancini in panchina ed Hernan Crespo in gol da ex. Un classico. Persa (1-2) anche l’altra battaglia londinese.

Del Liverpool i tifosi laziali serbano ricordi piacevoli legati alle numerose sconfitte inflitte alla Roma.
La Lazio ha affrontato il Liverpool in due amichevoli estive, entrambe disputate ad Anfield Road: una vinta e una persa, stesso risultato di 1-0, la vittoria firmata da Cesar, nell’estate 2002, Banda Mancini in rodaggio.

Col Manchester City la Lazio condivide i colori sociali. Unico confronto un’amichevole estiva, disputata all’Etihad Stadium e persa (3-1) nell’estate 2004, in una delle primissime uscite della Lazio lotitiana. Con i Citizens giocava Anelka, protagonista di un’infuocata telenovela estiva di mercato ai tempi di Cragnotti. Al tempo in cui la Umbro era sponsor tecnico della Lazio leggenda vuole che il City abbia giocato una gara di campionato con le maglie laziali sponsorizzate Banca di Roma, per un disguido nelle consegne.

Mai affrontato il Paris Saint-Germain.

Molto combattuti i precedenti col Real Madrid, affrontato nella Champions 2000-2001, con sconfitta rocambolesca a Madrid (3-2) e pareggio all’Olimpico (2-2), in una serata magica di Castroman.
Nel 2007 la Lazio di Delio Rossi giocò una grande gara all’Olimpico, bissando il 2-2, ma perse nettamente al Bernabeu (3-1). Due volte la Lazio ha prevalso ai rigori in altrettante amichevoli estive disputate in Spagna, contro una sconfitta, sempre ai rigori, patita in casa.

I campioni in carica del Bayern, infine, furono invitati per il gran gala dello scudetto 1974: esclusa dalle Coppe Europee per gli incidenti seguiti alla gara di Coppa UEFA contro l’Ipswich, la Lazio si consolò con l’amichevole di lusso giocata contro i bavaresi, anche allora freschi di conquista del massimo trofeo europeo e, molti di loro, campioni del mondo con la nazionale che nel ’74 batté la Grande Olanda. Finì 1-1, con Franzoni a pareggiare, nel finale, il gol iniziale di Schwarzenbeck, regalandosi una serata da raccontare ai nipoti.

Comunque vada sarà durissima, ma la Lazio si è guadagnata sul campo questo onore.
(dati da Laziowiki e Laziopage)