La sedicesima è la giornata dell’Epifania: si manifesterà, finalmente, a Milano, l’erede della Juventus, o i bianconeri riusciranno a piegare l’imbattibile Milan di Pioli, dopo 27 gare utili consecutive? Milan-Juventus, posticipo serale, è l’incontro di cartello. Oppone i vincitori degli ultimi nove scudetti ai più autorevoli candidati al primato al termine della stagione.
Rossoneri lanciatissimi, senza Ibrahimovic, Bennacer, Gabbia e Tonali, con Saelemaekers in forte dubbio. Sembra un esame di maturità per loro, al cospetto della squadra che ha ucciso la competizione per un decennio.
In realtà si tratta di un collaudo serio soprattutto per la Juventus, chiamata a fare la voce grossa davanti a chi marcia a ritmi travolgenti e rischia di prendere il largo definitivamente, in caso di vittoria. A Pirlo sono stati, finora, perdonati i tanti pareggi, un po’ meno lo scivolone interno con la Fiorentina, ma la vittoria con l’Udinese ha rimesso la Vecchia Signora in carreggiata.
L’impegno del Meazza, però, ha un sapore diverso: perdere, per la Juve, vorrebbe dire scavare un solco difficile da colmare, in classifica. Dieci punti il distacco di oggi, con una partita da recuperare col Napoli: se diventassero 13 si farebbe davvero dura. Alla Juve, causa Covid, mancheranno Alex Sandro e Cuadrado, oltre all’infortunato Morata. La rosa “corta” in attacco sta spingendo i bianconeri verso il mercato: si fanno nomi che evocano antichi ricordi, Llorente, che sarebbe un ritorno, e Pellé, che ha giocato sempre e solo all’estero ma fu protagonista, nel bene e nel male, nell’Europeo della nazionale di Conte.
Il programma di giornata è oscurato, si capisce, dal duello del Meazza, che sarà il posticipo serale. L’Inter nel pomeriggio sarà ospite della Sampdoria, nella speranza di allungare la serie di vittorie consecutive, arrivate a otto, e di sedersi sul divano da capolista, per assistere alla gara del Milan. Conte potrebbe lasciare a riposo Lukaku e Vidal, Ranieri dovrà rinunciare allo squalificato Ekdal ma recupererà l’ex Keita.
La Roma, terza in solitudine, sarà di scena a Crotone. Dzeko e compagni hanno sempre vinto, finora, le gare che li vedevano favoriti, perdendo colpi soltanto nei confronti contro squadre di pari livello. Contro Messias e compagni mancheranno ancora Spinazzola e Pedro, e Fonseca potrebbe concedere una tregua a Dzeko. Il Crotone ripartirà dalla prima splendida ora di gioco disputata al Meazza contro l’Inter, cercando di dimenticare l’ingeneroso 2-6 finale.
Napoli-Spezia è il posticipo delle 18. Pronostico chiuso, dopo la squillante vittoria dei partenopei in casa del Cagliari. Lo Spezia, un punto nelle ultime sei giornate, è reduce da tre sconfitte consecutive e sta pagando lo scotto del noviziato, dopo una buona partenza. Napoli senza Koulibaly e Mertens, con qualche rotazione per far respirare qualche titolare. Spezia con molte defezioni.
L’Atalanta riceve un Parma in difficoltà. Anche qui pronostico a senso unico: i bergamaschi hanno ripreso a correre e salutano il nuovo acquisto Maehle, restando in attesa di decidere il futuro di Gomez. Per Liverani un esame difficile, che potrebbe terminare con la bocciatura dell’esonero: lo sforzo di rinnovamento del club emiliano non sta dando i risultati sperati. Due vittorie in tutto, l’ultima a novembre, una serie di tre sconfitte consecutive, le ultime due nei confronti diretti contro Crotone e Torino.
Lazio-Fiorentina è un bel test per entrambe: lo scorso turno le ha viste fare passi indietro notevoli. I viola hanno ottenuto uno scialbo pareggio interno col Bologna, dopo l’impresa fatta in casa della Juve. La Lazio non è riuscita a riscattare la sconfitta patita col Milan, tornando ad alimentare i propri dubbi esistenziali. Potrebbe saltare l’impegno Immobile. Giocherà invece Caicedo, sul quale si vocifera di un interessamento proprio della Fiorentina. Alla Lazio, invece, piacerebbe Biraghi. Chissà se è vero.
Sassuolo-Genoa è un altro incrocio testa-coda. Gli emiliani ne hanno beccati 5 contro l’Atalanta e sono scesi dal treno della zona Champions, che per loro rappresentava un gran lusso. I genoani sembrano migliorati, con l’avvento di Ballardini, e cercheranno di ripetere la buona prova offerta contro la Lazio. Come sempre, per il Genoa mercato aperto significa gran viavai di giocatori: Vavro, il primo acquisto, sembra però avere problemi di pubalgia, ed è finito in standby.
Il redivivo Torino cercherà di ripetere la preziosa vittoria di Parma contro il Verona di Juric, che si gode il gioiello Zaccagni, anche lui al centro di voci di mercato: Roma, Lazio, Sassuolo e chissà chi altri. Magnifico il gol in rovesciata, stile bustina delle figurine, segnato al Parma.
Cagliari-Benevento, che si gioca alle 12.30, è un’occasione di riscatto per i sardi, che non vincono da due mesi e ritrovano Nainggolan, polemico con l’Inter dopo qualche mese passato ai margini. Il Benevento si gode la classifica: stare nella colonna di sinistra è un privilegio non da poco, e consente a Inzaghi di giocare, per il momento, senza assilli. Chiude il programma Bologna-Udinese, due squadre a secco di vittorie da tempo: sei turni per i felsinei, quattro per le zebrette. Entrambe cercano di tenere lontana la zona calda.
Ancora una giornata, complice la festività, con le partite in contemporanea, come domenica scorsa: la cosa accade di rado, ma evoca piacevoli ricordi. Peccato che gli spalti vuoti richiamino tutti alla triste attualità. Ma tranquilli, nel fine settimana torna il calendario-spezzatino…
(per Globalist Sport, 5/1/2021)