Seconda vittoria interna consecutiva per la Lazio, e già è una buona notizia. Propiziata in avvio da una magnifica girata di Caicedo, su assist di Lazzari, che fulmina il portiere viola e mette in discesa la partita per i biancocelesti. La Fiorentina, partita molto aggressiva, si abbatte un po’ e subisce il buon primo tempo della Lazio, sospinta da un fervido Luis Alberto.
Non che siano cancellati i problemi palesati a Genova: c’è qualche difficoltà a trovare la porta, si commette qualche errore di troppo nel fraseggio che fa ripartire l’azione, qualche uomo non pare al meglio, ma i biancocelesti legittimano chiaramente il vantaggio, e trovano uno splendido raddoppio con Immobile, lanciato a meraviglia da Luis Alberto ma in fuorigioco di pochissimo: il Var annulla. Strakosha para molto bene su un diagonale da sinistra di Vlahovic ed esulta, rompendo il ghiaccio al rientro. La Lazio dà l’impressione di poter gestire l’impegno con una certa disinvoltura.
Non si conferma, però, nella ripresa, in cui cede pian piano il passo alla Fiorentina, che Prandelli rimodella per cercare di cambiare la partita. Uscito nel primo tempo Ribery, sostituito da Eysseric, nella ripresa entra Callejon, vecchio incubo laziale. Subito prima Akpa Akpro aveva rilevato Caicedo, un segnale di debolezza da parte di Inzaghi, forse, oppure la necessità di tenere botta a centrocampo.
Un erroraccio di Patric mette Vlahovic solo davanti a Strakosha: l’attaccante ha un attimo d’esitazione che il portiere sfrutta per salvarsi, prima di rimproverare il difensore. I soliti segnali: cali di tensione in agguato. Prandelli insiste e aggiunge una punta, ma ci pensa Ciro Immobile: appostato sul secondo palo su calcio d’angolo segna con una bordata ravvicinata su respinta difettosa di Dragowski. Un gol provvidenziale, che consente di gestire il finale di partita.
Però si soffre. Prima Milinkovic-Savic salva sulla linea su Castrovilli, a Strakosha battuto. Poi Hoedt commette fallo su Vlahovic e Abisso concede il rigore. Un rigoretto, per la verità, ma l’azione è nata da un disimpegno sbagliato da Strakosha in condominio con Radu. L’immancabile leggerezza difensiva. Vlahovic trasforma e il finale è di sofferenza, con una grande chance nel recupero per i viola: film già visto, con Callejon che gira largo alle spalle di Radu ma non riesce a colpire. Finisce in gloria, con qualche sofferenza, ma contava vincere e i tre punti arrivano, col sorpasso sul Verona in classifica.
Vincendo si migliora, almeno questo è l’augurio: prossima fermata a Parma.
Nel finale entra Radu, nuovo recordman di presenze in serie A nella Lazio: sono 320. Complimenti.
LAZIO : Strakosha 6; Luiz Felipe 6 (1′ st Patric 5,5), Hoedt 6, Acerbi 6; Lazzari 6 (33′ st Radu sv), Milinkovic-Savic 7, Escalante 6 (33′ st Cataldi), Luis Alberto 7, Marusic 6,5; Caicedo 7,5 (14′ st Akpa Akpro 6), Immobile 7 (44′ st Muriqi). Allenatore: Inzaghi 6.
FIORENTINA : Dragowski 5,5; Venuti 6 (15′ st Callejon 6), Martinez Quarta 5 (29′ st Lirola), Pezzella 6,5; Igor 6, Amrabat 6, Bonaventura 5,5 (29′ st Kouame), Biraghi 6; Castrovilli 6,5, Ribery 5 (38′ pt Eysseric 5); Vlahovic 6,5. Allenatore: Prandelli 6.
ARBITRO: Abisso di Palermo.
MARCATORI: 6′ pt Caicedo (L), 31′ st Immobile (L), 43′ st rig. Vlahovic (F)